- ISTITUTO DI STORIA, CULTURA E DOCUMENTAZIONE

ARTI FIGURATIVE

    ritorna in COPERTINA

Fulvio SenardiLocandina della mostra     Con la mostra di pittura organizzata da sabato 13 a sabato 27 ottobre 2018 alla galleria triestina della “Bottega dell’Immagine” l’Istituto Giuliano di Storia Cultura e Documentazione di Trieste e Gorizia ha inteso riannodare i fili con una sua antica tradizione, riprendendo il discorso sulle arti figurative nell’area giuliana particolarmente caro a chi ha retto la presidenza dell’Istituto – il compianto Tino Sangiglio – in anni in cui il sostegno pubblico era più convinto e generoso.

     Grazie alla collaborazione di Aldo Famà, artista triestino ben noto anche sulla scena internazionale e di Walter Chiereghin, direttore della rivista on line “Il Ponterosso” e già collaboratore di Claudio H. Martelli, l’autore del Dizionario degli artisti di Trieste, dell’Isontino, dell’Istria e della Dalmazia, sono stati selezionati i nomi più rappresentativi del panorama locale – di cui non può non colpire la feconda vivacità – nel rispetto della poliedricità e dell’eclettismo che lo contraddistingue

      Se è vero che la bellezza parla con voci diverse, attinge, in campo pittorico, a repertori stilistici di differente matrice, coltiva, figurativamente, le propensioni più varie, è fin troppo facile notare l’alta qualità complessiva delle opere esposte. È una vera e originale cultura quella che si squaderna agli occhi del visitatore, godibile e insieme ricca di sollecitazioni problematiche, dove ciascuna tela spicca nella sua autonoma fisionomia ma contribuisce, nel tempo medesimo, a definire i contorni di un comune senso della vita e dell’arte.

Per vedere chi ha partecipato alla mostra clicca sulla Locandina

 

   Precedente introduzione a questa sezione da parte di Tino Sangiglio agli inizi del III millennio.

TINO SANGIGLIO

     La Sezione ha iniziato a essere operativa a partire dal 1995 con la promozione e l'allestimento della prima mostra dal titolo Dipingere poesia dedicata a 11 artisti giuliani di rilevante notorietà: Gianni Brumatti, Luciano de Gironcoli, Armando Depetris, Aldo Famà, Virgilio Malni, Elettra Metallinò, Fulvio Monai, Ossi Czinner, Bruno Ponte, Livio Rosignano, Nelda Stravisi.

     Accompagnata da un catalogo, la mostra si tenne a Trieste (11 - 23 febbraio) presso la Galleria d'arte "Cartesius" e poi al Centro Civico di Lucinico - Gorizia (25 marzo - 4 aprile). Caratteristica infatti di ogni mostra allestita è la sua duplice dislocazione in una sede espositiva di Trieste e di Gorizia. Nel 1997 si ebbe una seconda mostra collettiva dedicata ai 25 artisti triestini analizzati criticamente nel libro di Sangiglio L'incanto lirico della pittura, edito l'anno prima dall'Istituto (Toni Guacci, Duiz, Rosignano, Steindler, Mascherini, Gant, Pisani, Carà, Walcher, Metallinò, Brumatti, Schott Sbisà, Chersicla, Stravisi, Spacal, Renato e Romeo Daneo, Czinner, Ceme, Sponza, Ponte, Happacher, Cernigoj, Famà e Bressanutti); tale mostra, per ragioni tecniche, potè essere allestita solo a Trieste. Nel 1998 fu allestita una «personale» di Alfredo Seriani, a Trieste e poi a Gorizia, accompagnata dal relativo catalogo. Nel 1999 sono state due le mostre allestite a Trieste: quella di Aldo Famà (in aprile) e quella di Nelda Stravisi (in ottobre), con relativi cataloghi. Nell'ottobre del 2000 si è svolta la «personale» di Bruno Ponte a Trieste, corredata dal consueto catalogo; nel corso di quest'anno sono previsti gli allestimenti di queste tre ultime mostre anche a Gorizia, nella prestigiosa sala della Biblioteca Statale Isontina: in febbraio di A. Famà, in maggio di N. Stravisi e in ottobre di B. Ponte. La Sezione intende essere presente anche dal punto di vista editoriale (è in preparazione infatti un volume di scritti critici del suo responsabile, dedicati a vari artisti giuliani di chiara fama).

ritorna in COPERTINA

Studio Imaginis